Perchè sia stata scelta la (non solo geograficamente) distante Osimo qualcuno prima o poi dovrà spiegarlo. Ma la mostra “Capolavori Sibillini” in programma a Palazzo Campana fino al prossimo 1 ottobre merita una visita per la straordinarietà delle opere esposte, provenienti dai musei feriti dal sisma.
A seguito dei tragici eventi del 24 agosto e del 30 ottobre 2016, infatti, le strutture appartenenti alla Rete Museale dei Sibillini hanno subìto gravi danni con lesioni e crolli parziali che rendono molti musei inagibili e mettono a rischio il patrimonio in essi conservato. Si è dunque ritenuto necessario procedere urgentemente in via precauzionale al trasferimento e alla messa in sicurezza delle collezioni conservate.
Il percorso espositivo è diviso in sei sezioni, in rappresentanza dei comuni che fanno parte della Rete: Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Montelparo, San Ginesio, Montalto delle Marche e Loro Piceno. Resta per il momento fuori dall’esposizione il comune di Monte Rinaldo che, per la complessità di realizzazione del progetto espositivo necessita di tempi più lunghi e di uno spazio espositivo adeguato.
I sezione: Montefortino
Apre questa sezione l’autoritratto di Fortunato Duranti “Artista di genio stravagante” fortinese collezionista ed antiquario che nel 1842 donò la collezione al suo paese natio.
A Montefortino, nel Palazzo Leopardi, è allestita la sua ricca collezione di dipinti che rispecchia i gusti eclettici di un curioso collezionista: le tavole di Perugino e di Nicola di Maestro Antonio di Ancona, le tele di Giaquinto e Unterpergher, le nature morte di Spadino, Pfeiler e Munari, danno vita ad una collezione pregevole nel bellissimo borgo dei Sibillini.
A seguire una selezione di opere settecentesche che andranno a costituire quattro nuclei tematici riguardanti Corrado Giaquinto, Cristoforo Unterpergher, una selezione di nature di morte tra cui lo Spadino ed il Munari e lo stesso Fortunato Duranti. Di seguito le opere esposte in questa sezione:
Fortunato Duranti
Composizione allegorica sullo stemma di Montefortino
Fortunato Duranti
Autoritratto
Giacomo Recco
Vaso di cristallo con fiori
Giuseppe Bartolomeo Chiari
Assuta e Angeli
Monsù Daprait, Franz Werner Von Tamm
Rinfrescatoio di vetro con frutta e fiori
Giovanni Paolo Castelli detto Spadino
Natura morta con cocomero aperto, uva, limoni e altri frutti
Giovanni Paolo Castelli detto Spadino
Natura morta con cocomero, frutta, bicchieri di rosolio e biscotti
Giovanni Paolo Castelli detto Spadino
Natura morta con frutta e due zucche
Giovanni Paolo Castelli detto Spadino
Natura morta con zucca, pesche e fichi
Maximilian Pfeiler
Natura morta con mandola, spartito musicale e frutta
Giovanni Paolo Castelli detto Spadino
Natura morta con uva, pesche, melograni e zucca
Cristoforo Munari
Natura morta con bottiglie, calice, melograni e altri frutti, ciotola di porcellana cinese
Aniello Ascione
Natura morta con uva, pesche e fichi
Corrado Giaquinto
La maga
Corrado Giaquinto
La Vergine presenta alla Trinità l’immagine di un santo (san Camillo de Lellis?)
Corrado Giaquinto
Trinità con Cristo morto
Corrado Giaquinto
Trinità
Corrado Giaquinto
Mosè riceve da Dio Padre le Tavole della Legge
Corrado Giaquinto
Immacolata Concezione e il profeta Elia
Corrado Giaquinto
Agar e Ismaele nel deserto
Cristoforo Unterperger
Martirio di San Pietro
Cristoforo Unterperger
Addolorata ai piedi della croce
Cristoforo Unterperger
Addolorata ai piedi della croce
Cristoforo Unterperger
Sant’Ubaldo intercede per le orfanelle
Cristoforo Unterperger
Combattimento fra tritoni e grifi
Cristoforo Unterperger
Combattimento fra tritoni e grifo alato
Cristoforo Unterperger
Ornati figurati
Cristoforo Unterperger
Due fauni e due testine, con bozzetto sovrapposto raffigurante l’eterno
Cristoforo Unterperger
San Ponziano risparmiato dai leoni
Cristoforo Unterperger
Assunzione di Maria
Cristoforo Unterperger
I Santi Filippo Neri e Ignazio di Loyola
Cristoforo Unterperger
Trionfo di Bacco
II sezione: Sala Gentili – San Ginesio e il suo territorio
In questa sezione sono esposte le opere provenienti dalla Pinacoteca A. Gentili di San Ginesio.
Elenco opere in questa sezione:
Nicola di Ulisse da Siena (Umbria e Marche, doc. 1452-1470)
Sant’Andrea e la battaglia fra Ginesini e Fermani, 1463 ca.
Vincenzo Pagani (Monterubbiano, ca. 1490 – 1567)
Madonna in trono con il Bambino e i santi Francesco, Girolamo, Caterina e Maddalena, 1550 ca.
Simone De Magistris (Caldarola, 1538 – 1613)
Pietà e i santi Sebastiano, Bartolomeo, Ginesio e Rocco, 1594
Stefano Folchetti (San Ginesio, doc. dal 1492 al 1513)
Madonna in trono col Bambino, san Francesco e il beato Liberato da Loro Piceno, 1498
Stefano Folchetti (San Ginesio, doc. dal 1492 al 1513)
Madonna in trono col Bambino e i santi Benedetto, Rocco, Sebastiano e Bernardo, 1492
Bottega di Domenico Ghirlandaio
Matrimonio mistico di Santa Caterina, 1480 ca.
Filippo Ricci (Fermo, 1715 – 1793)
Madonna della cintura con sant’Agostino e santa Monica, 1770 ca.
Filippo Conti (Civitanova Marche, doc. anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo)
Immacolata, sant’Antonio di Padova e Giovanni Duns Scòto, 1770 ca.
Filippo Conti (Civitanova Marche, doc. anni Sessanta e Settanta del XVIII secolo)
La Madonna in gloria incorona due Protomartiri Francescani, 1770 ca.
Copia da Battistello Caracciolo (Napoli, 1575/80 – 1635)
Visitazione, prima metà del XVII secolo
Pittore marattesco
Sant’Antonio abate, prima metà del XVIII secolo
Salvatore Monosilio (Messina, 1715 – Roma, 1776)
I santi Barnaba apostolo, Antonio abate, Telesforo papa e Tiburzio martire, 1760/65 ca.
Copia da Raffaello Sanzio
Madonna del Divino amore (Madonna col Bambino, S. Giovannino, S. Elisabetta e S. Giuseppe), sec.XVI
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. -1651 ca.)
Madonna di Loreto, prima metà del XVII secolo
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. -1651 ca.)
Sant’Amico di Rambona, prima metà del XVII secolo
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. – 1651 ca.)
San Bartolomeo prima metà del XVII secolo
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. -1651 ca.)
La nascita della Vergine Maria, prima metà del XVII secolo
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. -1651 ca.)
Annunciazione, prima metà del XVII secolo
Domenico Malpiedi (San Ginesio, 1570/75 ca. -1651 ca.)
I santi Lucia, Biagio e Apollonia, prima metà del XVII secolo
Pierpalma da Fermo (Fermo, doc. seconda metà del XV secolo)
Madonna del latte, 1470 ca.
Copia da Carlo Maratta (Camerano, 1625 – Roma, 1713)
Madonna Assunta in cielo tra angeli, fine del XVII secolo
III sezione: Montelparo, Montalto delle Marche, Loro Piceno
Questa sezione raccoglie opere provenienti dai comuni di Montelparo, Loro Piceno e Montalto delle Marche che hanno avuto necessità di essere messe in sicurezza poiché i loro contenitori sono stati gravemente lesionati dalle recenti scosse sismiche. Elenco delle opere esposte in questa sezione:
Vincenzo Pagani
Madonna in Trono con Bambino e santi – San Giovanni Battista, San Sebastiano, santa Caterina d’Alessandria e santa Lucia
Vincenzo Pagani
Compianto sul Cristo deposto
Ignoto
Cristo Risorto con il Beato Bernardo da Corleone
Ercole Ramazzani
Assunzione della Vergine
Ignoto
Madonna del Rosario
Martino Bonfini
Crocifissione
Sebastiano Ghezzi
La Natività di N.S. e adorazione dei Magi
Prima metà del XVII secolo
Ignoto
San Gregorio Magno in trono ispirato dallo Spirito Santo tra i santi Agostino e Nicola da Tolentino
IV Sezione – Montalto delle Marche, Città di Sisto V
Sezione dedicata a Sisto V e alla sua patria carissima Montalto. Il materiale esposto in questa sezione si origina dal trascorso storico della Città e dalla sua singolare vicenda nello Stato Ecclesiastico nei secoli XVI- XIX
Pianeta di Sisto V, Parato donato dal Papa alla città di Montalto. Metà del secolo XVI in raso di seta rossa con trame lanciate in fili d’oro e ricami,
Ritratto di Sisto V, tela di anonimo di fine sec.XVI
Ritratto di Camilla Peretti, sorella del Pontefice, tela di anonimo, fine sec. XV
Ritratto del Cardinale Alessandro Peretti, tela di anonimo, sec. XVI – XVII
Piccolo quadro autografo con la firma di Sisto V
Albero genealogico della famiglia Peretti
(da Pietro Andrea Galli, Notizie intorno alla vera Origine, Patria e Nascita del Sommo Pontefice Sisto V, Ripatransone 1704)
Medagliere Sistino ( anonimo d’ambito romano, fine sec. XVI).Cinque medaglie d’oro con effigie di Sisto V ( verso) e di Minerva (recto), che Sisto V assegnò ai magistrati del Presidato sistino per evidenziare il loro prestigio. Complessivamente il loro peso è di 477,3 grammi.
Il quattrino di Sisto V; coniato presso la Zecca montaltese istituita dal Pontefice con Bolla In supremo apostolicae dignitatis del 4 luglio 1587.
Abito dei Priori ( Magistrati) che affiancarono il governatore del Presidato Sistino nel reggere le sorti del paese, fine sec.XVI:
– 1 manto di damasco a motivo floreale di seta nera, scollo e maniche di gros de Tour di seta color ocra e laminato d’oro
– 1 abito in tessuto di seta nera moirè con risvolti in cannettino di seta nera ( foderati con tessuto cerato (chintz)
– 1 cappello laminatio d’oro con nappe
– 1 gilet laminato d’oro
– 1 fascia di colore rosa con fiocco in tessuto laminato in oro.
V sezione: Lo scrigno emerso dal mare – Montefalcone Appennino e Smerillo
Questa sezione, dedicata alla nascita dei Sibillini, si sviluppa lungo il corridoio che attraversa le sale espositive. In questa sezione vi sono quattro teche in cui sono esposti un esemplare di ammonite in quanto fossile guida che troviamo nei Monti Sibillini, un esemplare tra i più bei fossili del Pliocene Inferiore caratteristico del territorio di Montefalcone Appennino e di Smerillo. La sezione permette inoltre un approfondimento didattico sull’utilizzo che da secoli l’uomo fa di particolari minerali nella produzione dei pigmenti pittorici. Infine troviamo un’esposizione suggestiva di minerali fluorescenti che provengono dal Museo Comunale dei Fossili e dei minerali di Montefalcone, tra i più ricchi e belli d’Italia.
VI sezione: L’arte riparata – laboratorio di restauro dei Capolavori Sibillini
Parte integrante della mostra è il laboratorio di restauro, fruibile con un programma calendarizzato durante tutta la durata dell’esposizione.